Ilario Menegaldo
Biografia
Proiezioni di una personalità
Dopo aver sedimentato  una  conoscenza  critico-analitica  e  maturato
un occhio di esperto, quale presidente della prestigiosa Associazione
 
culturale
“Grafema”, attiva a Treviso negli anni 70-90, Ilario Menegaldo
ha deciso di esprimere, in proprio, I sentimenti, le emozioni, le gioie ed
i momenti di velata malinconia
, attraverso l’arte del segno e del colore,
che Grafema ha privilegiato nelle sue mostre collettive, sempre selet-
tive ed esaltanti. In tal modo, sono nati e si sono accumulati dei quadri
di soggetto vario, in cui l’autore privilegia il paesaggio rurale, le traspa-
renze dei riflessi d’acque, le armonie e gli scontri arditi dei colori, acco-
stati a volte con novità cromatiche nella suggestione delle diverse natu-
re morte.
         Alla fine, la sua decisione di entrare nell’attività privilegiata dell’ar-
tista si è dimostrata azzeccata e vincente; perché nella realtà dei quadri,
l’organizzatore sagace ed efficiente, l’acuto giudice e selezionatore dei
lavori altrui, ha trovato sulla punta del proprio pennello, il gesto misurato
dell’artista dalla personalità originale e dalla forte caratura.
         Nella visita del suo ricco atelier siamo rimasti  favorevolmente  im-
pressionati dalla varietà dei soggetti, ma soprattutto dal sicuro piglio
esecutivo dell’autore. Egli riesce a selezionare, nella sua tavolozza, le
solari intensità della luce estiva, come pure la nostalgia degli sfumati
autunnali; la linearità dei percorsi prospettici con la gradualità dei co-
lori, la priorità delle immagini nella limpidezza delle campiture. Qui l’ac-
qua gioca con le nuvole o trema al fremito delle foglie, mentre si affer-
mano pimpanti e succose le nature morte inebriate di colore.
         Il tocco di Ilario Menegaldo è  maturo, incisivo, personale  e  nel
contempo originale; mai leccato, vibrante nella solarità, romantico nel-
lo sfumato, quando le smagliature dei cieli veneti si sposano con le va-
rietà dei gialli caldi, degli arancioni, del carminio, dei rossi e dei marro-
ne della vegetazione collinare ottobrina.
Prof. Luigi Pianca (Treviso, 15 marzo 2001)

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